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Casa Museo Pio X

Fondazione Giuseppe Sarto

...grazie delle preghiere fatte e raccomandate per me, specialmente alle Cendrole, dove nei momenti dolorosi mi trasporto col pensiero, veggo tutto come se io fossi presente, confortandomi col saluto alla Vergine Santa.
Papa Pio X

Ogni anno migliaia di visitatori e pellegrini arrivano alla Casa Natale di san Pio X. Ma questo non è l’unico luogo di Riese che ricorda Papa Sarto. Proponiamo qui di seguito un percorso culturale-religioso sulle tracce di Pio X, che si snoda in gran parte su un raggio di meno di un chilometro. Riese Pio X è raggiungibile in poco più di mezz’ora da Padova, da Treviso e da Vicenza e a un’ora da Venezia: una visita completa richiede meno di mezza giornata e può essere abbinata alla visita di altri pregevoli centri della zona (tra tutti, si segnalano le città di Castelfranco Veneto e di Asolo, che costituirono tappe importanti della vita di Pio X, come anche Possagno, la città natale dello scultore Antonio Canova le cui opere possono essere ammirate nella Gipsoteca.

Nota per i pellegrini: per Celebrazioni Eucaristiche, confessioni, momenti di preghiera si prega di contattare la Parrocchia di Riese Pio X (tel. 0423 483105) che volentieri mette a disposizione la Chiesa Parrocchiale, il Santuario delle Cendrole e la cappella San Pio X presso la Casa Museo di san Pio X.

Gli orari delle messe festive sono: 7.30 – 9.00 – 10.30 – 18.00 (quest’ultima presso il Santuario delle Cendrole)

In questo luogo immerso nel verde della campagna a ridosso del torrente Avenale, un tempo San Pio X, ed oggi molti visitatori, ricercava e trovava una pace ed una tranquillità quasi surreali. L’area era un tempo ricoperta da foresta ricca di selvaggina e ivi, vi sorgeva un sacello dedicato alla dea romana Diana.
Solo dopo l’evangelizzazione dell’area, il tempio pagano venne sostituito da una chiesa cristiana.
Cendrole divenne quindi un punto di riferimento spirituale per le genti dei luoghi limitrofi e primo nucleo abitato di Riese.
Del primo edificio, l’attuale santuario, conserva solamente l’intitolazione alla Vergine Maria, in quanto, nel corso dei secoli, a causa di incendi, venne ricostruito e ampliato varie volte. Ricostruito nel 1730 su disegno dell’Arch. Ottavio Scotti, l’attuale edificio presenta una facciata in stile dorico caratterizzata da un imponente portale.
Una volta varcata la soglia, si viene colpiti dal luminoso interno a navata unica. Sul barocco altar maggiore, protetta da una teca, è conservata l’effige della Vergine delle Cendrole, cara alla devozione popolare locale e intimamente legata alla gioventù di Pio X e alle sue memorie da adulto. In ogni tappa della sua vita egli terrà sempre vivo il ricordo delle sue meditazioni solitarie in questo luogo. A testimonianza di questa sua particolare devozione a questo santuario, negli anni Cinquanta venne posta, in una delle due cappelle laterali, una pala d’altare raffigurante Pio X nell’atto di impartire il sacramento della Prima Comunione ai fanciulli.
Il Santuario delle Cendrole è aperto tutti i giorni indicativamente dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Quasi ogni giorno, da ragazzo, Pio X attraversava un sentiero che collegava – e collega tuttora- Riese al Santuario delle Cendrole. L’andamento sinuoso del sentiero, avvolto dagli alberi, ricorda il vecchio letto del fiume, che un tempo lo accompagnava. Questo sentiero, in cui il tempo sembra essersi fermato, si chiama “Curiotto”. Percorrerlo significa rivedere lo stesso paesaggio che Pio X, da ragazzo, vedeva, una sorta di passeggiata a ritroso nel tempo: un’esperienza suggestiva ed unica, soprattutto nella notte del 21 agosto, quando il sentiero si illumina a giorno grazie alle fiaccole dei devoti che, in occasione della ricorrenza della festività del santo, ripercorrono il tragitto dalla casa natale alle Cendrole.

Il complesso di Villa Eger, attuale sede comunale, è costituito da un corpo padronale, una barchessa, una serra e un grande parco. Nel passato la villa fu la residenza estiva delle famiglie patrizie Gradenigo e Venier. Nel corso del Settecento, l’allora proprietario Andrea Zorzi, architetto padovano, fece degli interventi radicali sul massiccio blocco centrale: venne aperta la grande serliana al primo piano della facciata e costruito un nuovo scalone arioso e luminoso all’interno dell’edificio. Sempre su disegno dello Zorzi venne costruita l’adiacente barchessa: la lunga facciata rimanda a quella della vicina Villa Emo opera di Palladio, ai lati le pareti sono scandite da fori regolari ingentiliti da piccoli frontoni, mentre, delle grandi aperture ad arco, concludono l’edificio. La barchessa veniva utilizzata come magazzino dei prodotti raccolti nella tenuta annessa alla villa, dove, buona parte della popolazione locale, lavorava come braccianti. Ai tempi di Pio X, Villa Eger era residenza della contessa Gradenigo Venier, definita dai suoi contemporanei “bella per decreto imperiale” in quanto amante di Napoleone I. In questa casa, la contessa teneva un salotto letterario al quale spesso presenziava, durante le pause estive dagli studi, il giovanissimo Giuseppe Sarto. Attorno alla villa v’era un giardino di cui rimane traccia nella serra, un tempo ricovero invernale delle piante da vaso. Nella parte nord del complesso si trova la grande area verde del Parco della Poesia Andrea Zanzotto, al cui interno sono disponibili aree di ristoro, giochi per bambini, un anfiteatro per spettacoli, un piccolo lago artificiale e il percorso poetico composto da portali e leggii, aggiornato con cadenza trimestrale.

Arch. Andrea Zorzi (XVIII Secolo)

Le campane della chiesa parrocchiale di San Matteo, che sorge nel cuore del capoluogo, scandiscono da secoli il tempo della vita cittadina e rurale di Riese. Proprio in questa chiesa Pio X ricevette i primi sacramenti, come testimonia l’iscrizione sul fonte battesimale e vi celebrò la prima messa all’indomani dell’ordinazione a sacerdote. In fondo alla navata unica troneggia sull’altare maggiore la grande pala “Gloria di Pio X”, dono dei Cavalieri del Santo Sepolcro, di cui il nostro santo è fra i patroni. Dietro l’altare è possibile vedere l’Arca di San Pio X, il sarcofago marmoreo che fu la sua prima tomba, giunto qui da Roma. Da entrambe le cappelline laterali, delle scale condurranno il visitatore in un luogo di devozione e ricordi legati alla vita ristiana al tempo di Pio X: documenti storici, abiti talari, effigi, dipinti, sono solo alcuni degli oggetti che è possibile ammirare.
La Chiesa di San Matteo è aperta tutti i giorni indicativamente dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Benvenuto nelle terre di Pio X! Scopri tutti gli itinerari disponibili nella zona, a seconda del tempo che hai a disposizione. Potrai scegliere tra un itinerario di un giorno, di due giorni o di tre giorni.
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